Andrea Carandini nuovo Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali

Settis dimissionario lascia il posto ad Andrea Carandini. Questo il breve comunicato stampa.

Il Ministro per i Beni e le Attività culturali, Sandro Bondi, a seguito delle dimissioni del professore Salvatore Settis, che ha ringraziato per il lavoro svolto, ha nominato il professore Andrea Carandini Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali.

Andrea Carandini é professore ordinario dal 1980 e dal 1992 insegna Archeologia presso l’Università di Roma “La Sapienza” ed è uno dei più illustri e autorevoli archeologi a livello internazionale.

Roma, 25 Febbraio 2009
Ufficio Stampa – MiBAC
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Un pensiero riguardo “Andrea Carandini nuovo Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali

  1. Il Prof. Carandini ha rilasciato alcune dichiarazioni il 25 febbraio, che riporto qui di seguito. Successivamente, ed in attesa della riunione del suo insediamento come Presidente del Consiglio dei beni culturali, il Prof. Carandini ha preferito chiudersi nel riserbo del momento e sospendere ulteriori interviste.

    BENI CULTURALI: CARANDINI, COLLABORAZIONE TRA LE ISTITUZIONI PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO
    Roma, 25 feb. – (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – Subito una strategia complessiva per i Beni culturali che hanno bisogno di un po’ di svecchiamento e di innovazione, anche tecnologica. Fare le cose bene e velocemente. Questi i punti fondamentali della strategia di Andrea Carandini, archeologo e neo presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, eletto oggi dal ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, dopo le dimissioni di Salvatore Settis.

    ”E’ necessario – spiega Carandini all’ADNKRONOS – che le varie istituzioni della Repubblica collaborino alla salvezza dei Beni culturali nell’interesse generale della Nazione. Per esempio le sovrintendenze collaborino con gli enti locali e con le universita’ che possono arrecare il loro contributo. Quindi fermo restando la competenza unica sulla tutela delle sovrintendenze, per quanto riguarda la conoscenza e la valorizzazione io penso che e’ bene fare sistema, creare un sistema appunto della tutela, senza che questo appaia una diminuzione per le sovrintendenze”.

    ”Un sistema -aggiunge- che aiuti proprio le sovrintendenze ad uscre dal momento di difficolta’ che stanno attraversando e a realizzare i sogni che finora non sono riusciti ad attuare. Tanti di quei progetti, tanti di quelle iniziative che hanno fatto di Roma un caso emblematico di situazioni non ancora risolte. La Domus Aurea e’ in situazioni difficilissime, il Palatino si sgretola. Si tratta di fare le cose bene ma anche con una certa celerita’, prima che il peggio arrivi”.

    Fonte ADNKRONOS tratto da http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=3.0.3054855076

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